Differenza USB 2.0, USB 3.0?

Differenza USB 2.0, USB 3.0?

 

Punto 1: distinzione tra cavetto usb 2.0 e 3.0

Distinguere esteticamente una porta USB 2.0 da una porta USB 3.0 è semplice: la classica piastra plastificata dei primi è di colore grigio o nero bianco, mentre quella dei secondi è di colore azzurro o blu scuro.

Per quanto riguarda i cavi, invece, se la piastra di plastica è blu si tratta certamente di un USB 3.0 – mentre per la piastra bianca potrebbe trattarsi anche di un cavo USB 2.0.

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Punto 2: l’energia richiesta per l’alimentazione

La combinazione alimentazione+collegamento nasce in USB 2.0 e resta anche in USB 3.0, ma con numeri diversi: le periferiche USB 2.0 possono assorbire una corrente massima di 100 mA, mentre le USB 3.0 possono assorbire una corrente massima di 150 mA.

Punto 3: le prestazioni in trasferimento dati

Secondo lo standard USB 2.0 (che vi ricordiamo avere la bellezza di 14 anni) la massima velocità teorica di trasferimento è pari a 480 Mbit/s, mentre quella diUSB 3.0 (che ha “soltanto” 4 anni) è oltre dieci volte superiore, ovvero 5 Gbit/s.

Punto 4: la retrocompatibilità

Sembra scontato ma in realtà non lo è affatto: a differenza di quanto succededi norma, è possibile usare – con ovvie limitazioni – sia dispositivi USB 2.0 in porte USB 3.0 sia il contrario, senza nessun problema di compatibilità. Entrambi gli standard sono assolutamente compatibili tra di loro per quanto riguarda il trasferimento dati.

Chiaramente ciò andrà ad intaccare sulle prestazioni: un dispositivo USB 2.0 collegato ad una porta USB 3.0 non potrà usufruire della velocità di trasferimento offerto dallo standard più recente, così come la velocità di trasferimento un dispositivo USB 3.0 collegato ad una porta USB 2.0 sarà “adeguata” allo standard precedente.

Il discorso diventa leggermente differente per quanto riguarda la corrente:nessun problema per i dispositivi USB 2.0 collegati alle porte 3.0, che riceveranno sicuramente il quantitativo di corrente richiesto; differente invece lo scenario opposto: un dispositivo USB 3.0 potrebbe non riuscire ad ottenere la corrente necessaria per alimentarsi autonomamente se collegato ad una porta USB 2.0, sebbene tale scenario sia raramente riscontrabile.